Scegliere il luogo del parto
Spesso durante la gravidanza, i pensieri corrono al luogo del parto. Il confronto con le professioniste e i professionisti che seguono la gravidanza può aiutare a individuare la sede più appropriata e l'opzione migliore.
Alle donne con gravidanza fisiologica, cioè che non abbiano avuto complicazioni durante la gravidanza e senza fattori di rischio, molti punti nascita della regione garantiscono un percorso dedicato e sono assistite in autonomia da una ostetrica durante il travaglio, il parto e il puerperio. Questo tipo di assistenza per travagli e parti fisiologici si è dimostrata la più appropriata, oltre a essere anche percepita come la migliore dalle donne.
Le donne con gravidanza fisiologica possono anche scegliere di partorire a casa propria o in una casa di maternità: in questi casi le spese sono a proprio carico, con la possibilità di ottenere un rimborso parziale, se si aderisce ad una procedura specifica che permette alle Aziende Sanitarie di offrire criteri di sicurezza.
Nel caso in cui siano presenti, invece, patologie materne o fattori di rischio, come un precedente taglio cesareo, il luogo più idoneo e sicuro per il parto è l’ospedale.
Parto in ospedale
Attualmente in Emilia-Romagna ci sono 20 punti nascita, 9 dei quali dotati di terapia intensiva neonatale (Parma, Reggio Emilia, Modena, due a Bologna, Ferrara, Cesena, Rimini e Ravenna). Nel caso si scelga l’ospedale, la nascita dovrebbe avvenire in strutture che assistono almeno 500 parti all’anno, dal momento che un più alto numero di parti correla con qualità ed esiti migliori, come definito da una Commissione di esperti e stabilito da un Accordo Stato-Regioni.
Ogni punto nascita assicura alla donna:
- una valutazione accurata delle condizioni di salute sulla base della quale alla donna viene proposta l’assistenza più appropriata
- la presenza del partner o di una persona di fiducia della donna in sala parto;
- spazi singoli per travaglio e parto;
- collegamenti tra le strutture ostetriche e quelle di assistenza al neonato;
- diverse modalità di controllo del dolore, farmacologiche e non;
- possibilità di avere il neonato accanto alla mamma durante la degenza;
- assistenza e sostegno all’allattamento;
- prime visite pediatriche e appuntamenti per gli screening neonatali.
Nel caso in cui la gravidanza si sia svolta senza problematiche o fattori di rischio, cioè in modo fisiologico, anche in ospedale la donna è seguita solo da un’ostetrica durante il travaglio e il parto, un’opportunità che coniuga l’esperienza di un parto naturale con la sicurezza offerta dalla struttura ospedaliera.
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Parto a domicilio
Le donne con gravidanza fisiologica - cioè senza problemi o fattori di rischio - che sono in buona salute e desiderano vivere il parto in un ambiente familiare, possono scegliere il parto a casa. Attualmente solo in provincia di Reggio Emilia le donne che fanno questa scelta hanno la possibilità di essere assistite da medici e ostetriche del Servizio Sanitario Regionale, mentre nelle altre province vengono seguite da professionisti che operano in regime privato, quindi devono sostenerne le spese, con la possibilità di richiedere un rimborso parziale.
Le donne devono comunicare la loro scelta di partorire a casa all’Azienda USL entro l’ottavo mese di gravidanza, allegando:
- dichiarazione della professionista che assisterà il parto, che conferma che ci sono le condizioni di salute e di sicurezza per donna e bambino;
- dichiarazione scritta della donna che è stata informata dei benefici e degli eventuali rischi.
In caso di accettazione, l’Azienda USL garantisce:
- collegamento con le strutture ospedaliere e con i servizi di emergenza-urgenza;
- rimborso dell’80% delle spese documentate fino a un massimo di €1543,72.
Parto in casa di maternità
La casa di maternità è una struttura non ospedaliera, in cui le donne partoriscono con l’assistenza di professioniste, in un ambiente che, pur non essendo quello domestico, facilita la relazione affettiva ed emozionale. La casa di maternità è gestita e diretta da ostetriche: possono scegliere di partorirvi tutte le donne con gravidanza fisiologica, cioè che non abbiano avuto complicazioni durante la gravidanza e che non presentino situazioni di rischio.
In Regione Emilia-Romagna è attualmente presente una sola casa di maternità privata a Bologna. Come nel caso del parto a domicilio, le donne devono comunicare la loro scelta di partorire in casa di maternità all’Azienda USL entro l’ottavo mese di gravidanza, allegando:
- dichiarazione della professionista che assisterà il parto, che conferma che ci sono le condizioni di salute e di sicurezza per donna e bambino;
- dichiarazione scritta della donna che è stata informata dei benefici e degli eventuali rischi.
In caso di accettazione, l’Azienda USL garantisce:
- collegamento con le strutture ospedaliere e con i servizi di emergenza-urgenza;
- assistenza per la donna nei primi giorni dopo la nascita;
- visita pediatrica nella prima giornata di vita e appuntamento per gli screening neonatali;
- rimborso dell’80% delle spese documentate fino a un massimo di €1543,72.